Laicamente perché la laicità garantisce i diritti di tutti. |
Informazioni sull'8 della Chiesa Cristiana Valdese |
Per questo chiese e pastori preferiamo pagarli con i nostri soldi (nonostante attuali difficoltà economiche). I fondi assegnati attraverso le firme dell'8 alla Chiesa valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi) vengono utilizzati esclusivamente per progetti culturali educativi ed assistenziali in Italia e all'estero. Con i fondi dell'8 per mille la Chiesa valdese ha finanziato progetti a sostegno delle donne, borse di studio, microcredito, imprese cooperative, progetti artistici e culturali: www.youtube.com/watch?v=VWLpPrkgAyg
È un modo per esprimere condivisione e solidarietà. Vuol dire: bene, mi piace come hai utilizzato i fondi o do il mio otto per mille alla Chiesa valdese perché, pur non essendo valdese, mi fido di voi.
Se compili il 730 o il modello UNICO ricorda al tuo CAF o al tuo commercialista che per te è importante esprimere la tua scelta dell'8 per mille alla Chiesa cristiana valdese. Se ricevi il CUD, e sei esonerato dalla presentazione della dichiarazione, è sufficiente firmare sulla casella Chiesa valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi), mettere una seconda firma sul modello e consegnarlo, in una busta chiusa, presso un Ufficio postale o uno sportello bancario. Per chi compila una dichiarazione congiunta, vanno firmati i due moduli di destinazione dell'8 per mille. Con le risorse assegnate, la Chiesa valdese finanzia progetti sostenibili e trasparenti, i cui risultati possono essere valutati e accertati da chiunque. Ogni anno la Tavola Valdese pubblica un resoconto dei fondi ricevuti e dei progetti finanziati. Con la firma a favore della Chiesa valdese sei sicuro che l'8 per mille sarà destinato tutto in progetti culturali educativi e assistenziali. Non un euro serve a finanziare le attività di culto. In Italia la Chiesa valdese gestisce circa un centinaio di istituti sociali, assistenziali e culturali aperti a tutta la popolazione.
Su Micromega, la famosa rivista del gruppo editoriale L'Espresso , con l'articolo 8 per mille, la Chiesa cattolica miracolata dallo Stato, Maria Mantello, presidente dell'Associazione Nazionale del Libero Pensiero «Giordano Bruno», spiega il meccanismo-espediente legislativo attraverso il quale rinunciare a scegliere la destinazione dell'8 per mille fa sì che la gran parte dei soldi dei cittadini che non hanno scelto vada nelle casse della Chiesa cattolica. Sempre nello stesso articolo, Maria Mantello illustra la discrepanza tra la maliarda (e capillare) propaganda condotta dalla Chiesa cattolica e la quantità di 8 impiegata - a dire dei rendiconti CEI - in interventi caritativi: la maggior parte dell'8, compresa la quota (maggioritaria) del denaro dei cittadini che non hanno operato alcuna scelta, viene spesa per il culto e per il mantenimento del clero. È importante quindi che i cittadini scelgano a chi destinare il loro 8 per mille.
Riconoscimenti alla Chiesa valdese di buon operato provengono da più parti della società. Ne è un esempio la campagna promossa da MicroMega per invitare i cittadini a devolvere l'8 in favore della Chiesa valdese: «Di fronte alloffensiva clericale volta a limitare irrinunciabili libertà e diritti civili degli individui (che andrebbero invece decisamente ampliati), e alla subalternità e passività dello Stato nelle sue istituzioni parlamentari e governative, benché credenti o non credenti in una religione, in occasione della dichiarazione dei redditi invitiamo tutti i cittadini democratici a devolvere lotto per mille alla Chiesa Evangelica Valdese che le libertà e i diritti civili degli individui ha sempre rispettato e anzi promosso, e che si è impegnata ad utilizzare i proventi dellotto per mille esclusivamente in opere di beneficenza e non a scopo di culto o di sostegno per i ministri e le opere della propria confessione religiosa.» L'invito è seguito dalle firme di personalità del mondo della cultura: don Franco Barbero, Andrea Camilleri, Gian Carlo Caselli, Lella Costa, don Vitaliano Della Sala, don Roberto Fiorini, Paolo Flores dArcais, don Raffaele Garofalo, Francesco Guccini, Dacia Maraini, Michela Murgia, Moni Ovadia, Ferzan Ozpetek, Stefano Rodotà, Michele Serra, Gennaro Sasso, Oliviero Toscani, Gustavo Zagrebelsky La campagna di MicroMega è stata appoggiata persino da personaggi del mondo cattolico; e già un appello precedente del 2007 promosso da MicroMega, in parallelo a un'iniziativa che vedeva tra i suoi sostenitori Umberto Eco, Margherita Hack, Vasco Rossi, Giorgio Bocca, Simone Cristicchi, Dario Fo, Michele Santoro, Franca Rame, Lidia Ravera, Umberto Galimberti, Luciano Canfora, Bernardo Bertolucci, Mario Monicelli, Eugenio Lecaldano, Gennaro Sasso ..., era stato sottoscritto dai cattolici, fra cui diversi parroci: «Noi cittadini cattolici, che tentiamo di testimoniare nella vita sociale ed ecclesiale una fedeltà la più coerente possibile al Vangelo e quindi critici e scandalizzati nei confronti di una politica dei vertici ecclesiastici sempre più tesa a usare il potere che deriva dal danaro, dalle clientele, dalle influenze politiche, dal dominio sulle coscienze per condizionare la politica degli stati e in particolare di quello italiano, riteniamo legittimo e forse doveroso negare a questo potere ecclesiastico il sostegno dell8 per mille IRPEF. Invitiamo tutti i cittadini italiani i quali, nonostante le intrinseche contraddizioni rispetto al principio di laicità, desiderassero comunque devolvere l'otto per mille a una espressione religiosa, a fare la scelta della Unione delle chiese metodiste e valdesi che le libertà e i diritti civili degli individui ha sempre rispettato e anzi promosso, e che si è impegnata ad utilizzare i proventi dell'otto per mille esclusivamente in opere sociali e non a scopo di culto o di sostegno per i ministri e le opere della propria confessione religiosa.» don Enzo Mazzi, Giovanni Franzoni, don Vitaliano Della Sala, don Raffaele Garofalo, don Gianni Alessandria, don Roberto Fiorini, don Franco Barbero, Francesco Zanchini, don Bruno Ambrosini, don Aldo Antonelli, Domenico Jervolino, Giulio Girardi ...
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